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Italian Luxury in the World – ILW, promuove un’iniziativa delle eccellenze italiane sui principali mercati mondiali del lusso.

Milano

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ITALIAN LUXURY

Contesto economico e di mercato

Le ragioni – perché i mercati stranieri
e in particolare extraeuropei?

Un’analisi compiuta dal Centro studi Confindustria ha delineato le prospettive per il Made in Italy
alla luce della crescita del benessere entro il 2030. Nel medio – lungo periodo, l’asse si sposterà verso i paesi in via di sviluppo,
mutando gli equilibri mondiali. Mentre oggi l’80% dei benestanti risiede nei paesi più industrializzati,
nei prossimi anni crescerà il peso internazionale dei paesi emergenti.

Esportare “La Dolce Vita”

Per queste ragioni, un crescente numero di aziende ha deciso di puntare all’internazionalizzazione. Le vendite italiane all’estero (nei 30 principali mercati emergenti) di prodotti “belli e ben fatti” (Bbf) sono state di 83 mld di euro nel 2013, il 15,5% del totale delle esportazioni manifatturiere italiane.
Il 32% viene dall’alimentare, il 27% dall’abbigliamento e tessile casa, il 16% dai beni d’arredo, il 12% dalle calzature, l’8% dall’oreficeria-gioielleria e il 4% dall’occhialeria (dati “Esportare la dolce vita” 2013 di Confindustria e Prometeia).

 

Il rapporto evidenzia come le importazioni dai paesi emergenti di prodotti belli e ben fatti (Bbf) cresceranno fino a 187 miliardi di euro nel 2020.

 

Oltre un terzo della domanda aggiuntiva verrà da Russia, Cina ed Emirati Arabi Uniti e India, dove risiederà la maggior parte della popolazione benestante.

 

È la che dobbiamo andare.

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